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Commenti al testo di Leopoldo Attolico
Hombre del sogno (inedito)

Sei nella sezione Commenti
 

 sbaroni - 07/03/2012 10:44:00 [ leggi altri commenti di sbaroni » ]

una poesia che scivola di moto proprio, lesta fluente dalla sorgente alla nostra terra bisognosa, acqua limpida sorgiva per la nostra arsura. noi stanchi di tante cibarie di plastica... silvana

 Cristina Annino - 15/12/2010 09:44:00 [ leggi altri commenti di Cristina Annino » ]

Il testo è di molto tempo fa e già annuncia un poeta di grande calibro, quale è Leopoldo Attolico. Qui ci sono quegli embrioni di delicata nostalgia che accompagneranno sempre le sue poesie. Negli anni maturi alcuni hanno definito il suo lavoro (forse era nelle stesse intenzioni dell’autore) "comico", ma io vi ho sempre ammirato molto di più: quella massa di vera poesia che slarga parecchio tale definizione. Comunque lo vogliamo considerare (ed è sempre un male definire un poeta) Attolico ci trasmette un suo amore quasi "dissanguato" verso cose, persone, avvenimenti, che a volte ha un fascino celatamente struggente, ma sempre rivela la sua cifra di poeta autentico. Anche questo inedito gli rende un’appassionata testimonianza.

Cristina Annino.

 gian ruggero manzoni - 15/12/2010 01:46:00 [ leggi altri commenti di gian ruggero manzoni » ]

Testi fluenti, incalzanti, degni dell’omaggio a Lorca. Complimenti Leopoldo.

 Antonio Spagnuolo - 13/12/2010 09:52:00 [ leggi altri commenti di Antonio Spagnuolo » ]

Caro Leopoldo il ritmo incalzante e frantumato trasporta con musicalità genuina attraverso rimmbanze o illuminazioni che sono armonicamente godibili. La gioventù traspare anche nel cantare !!!
Un sogno, un rimpianto, una speranza . Bene - Antonio Spagnuolo -

 leopoldo attolico - 28/11/2010 18:57:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

La mia gratitudine a Mariella per il suo intervento , non "formale" ma sostanziale , mediato dalla semplicità e dall’autenticità .
Approfitto dell’occasione per comunicare di non aver ricevuto a tutt’oggi - neanche privatamente - lumi da Alessia Rossetti ( v. commento , con mia replica ) .
Mi sarei aspettato un chiarimento dettato da un po’ di civiltà ; quantomeno dal coraggio delle proprie azioni .

 Mariella Bettarini - 28/11/2010 16:22:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Carissimo Leopoldo, anzitutto scusa se non avevo lasciato alcun commento prima di questo, ma davvero le iniziative, i testi, le letture, e così via, sono tantissimi, e non si riesce a seguire come si vorrebbe (e dovrebbe) anche ciò che ha tanta importanza.
Dunque, grazie per questo tuo intenso, commosso (e commovente) testo "lorchiano" giovanile, che testimonia, insieme all’amore e all’omaggio al grande poeta, una dedizione già ben precisa e consapevole alla poesia.
Grazie ancora, e complimenti per queste tue "radici" tanto comunicative e forti. Un affettuoso saluto e augurio da Mariella

 leopoldo attolico - 01/11/2010 11:11:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Rispondo pubblicamente alla Sig.ra Rossetti facendo presente di non essermi mai "sporcato con commnenti anonimi e offensivi", modalità triste ( e anche stupida ) che non mi appartiene .
Mi chiedo anche come possano essere stati riconducibili a me questi commenti , considerando che si fa riferimento a commenti anonimi.
Sono comunque a disposizione della Signora Rossetti al leopoldo@attolico.it . Grazie

 Alessia Rossetti - 01/11/2010 09:28:00 [ leggi altri commenti di Alessia Rossetti » ]

Peccato che un così pregevole poeta "si sporchi" scrivendo commenti anonimi offensivi contro altri poeti. Non sempre al valore poetico corrisponde quello etico.
ANONIMO

 Gianfranco Isetta - 11/10/2010 18:23:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Isetta » ]

Splendida questa tua "recherche" per trovare in G. Lorca, o meglio ancora, nella poesia stessa qualcosa che, mi sembra di capire, per altri versi allora ti è mancato. Sul piano del ritmo, (evidenziato ancor di più dall’uso della doppia lingua), ma anche della levità mi sento in assoluta consonanza con il tuo modo di scrivere.Mi colpisce poi il tono, assai diverso dall’ironia non solo nei versi, che ho ascoltato ad Alessandria recentemente, ma anche nel tuo porti in modo apparentemente disincantato verso gli altri. Ma forse non c’è contrasto vero, solo l’emersione di una variegata ricchezza umana e di sogno e di pensiero che ri regali. Grazie.

 leopoldo attolico - 29/06/2010 23:31:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Ringrazio tutti sentitamente , anche da parte di Federico !

leopoldo

 Merys Rizzo - 29/06/2010 18:00:00 [ leggi altri commenti di Merys Rizzo » ]

nella prima parte i versicoli fulminanti sono segnati da lessemi - lampo, vento, terra, tuono- , che provengono dalla natura e che, insieme, formano una delle costellazioni semantiche del testo. Ogni parola è distillata per marcare l’ontologia positiva di ’ hombre ’( padre, fratello, amico, Angelo Custode ). Nella seconda parte una punta di straniamento stende un’ombra su hombre. Il sintagma ’ vento gelido ’ raffredda la dimensione di vicinanza e di prossimità, creata da carezza, compagnia, ballatetta, e ri-vela una distanza. Tutto alla fine si rianima nel fiato di lingua e di pensiero, tutto si determina nello spazio di essenza vita/poesia.

 Daniele Santoro - 26/06/2010 12:57:00 [ leggi altri commenti di Daniele Santoro » ]

Delizioso omaggio al grande Garcia Lorca; un inno alla giovinezza e alla poesia della vita che sconfina in preghiera commossa, partecipata; poeticissimo quel “mio così sia / mia sorte / nella tua mano / grande / nel tuo vento gelido / d’amore / lontano un padre / una vita / una poesia”.
Un uso calibratissimo della parola “isolata” (“alma”, “carezza”, “grande”, “d’amore”) - di evocazione ungarettiana? – e abilmente incastonata all’interno di una struttura versicolare di forte impatto visivo.
Forte altrettanto, l’affinità, la corrispondenza di amorosi sensi tra il nostro e il poeta andaluso; suggestiva, in tal senso, la mistione di parole spagnole e italiane (già, peraltro, preannunciata dal titolo “Hombre del sogno”). Coinvolgente il ritmo del testo, suggestivo lo “splendor mundi” che lo anima e quell’aria di sogno, di trasognata commistione vita-poesia che fa, inoltre, del testo un’elegante “ring composition”; trovo, infatti, che la finale parola “poesia” bene si cuce alla iniziale “Hombre”, suggestiva finanche per timbro (fonema “h” in funzione di interiezione, suggerente un sospiro).

 Giuseppe Elio Ligotti - 26/06/2010 08:44:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Elio Ligotti » ]

Testo estremamente degno di rilievo, giostrato sul piano dell’analogia,della folgorazione, del gioco linguistico, dell’allitterazione.
Bravo il nostro poeta!

 Egenio Nastasi - 25/06/2010 18:54:00 [ leggi altri commenti di Egenio Nastasi » ]

Caro Leopoldo fa bene al nostra, credo navigata e faticosa rinascenza dalle letture di scuola e di passione, leggere prove d’esordio così lievi ed essenziali nel tamburellare versi brevi e spugnati dal vino ardiente del poeta granadino. E ribadisco, con quel pò d’innocenza che mi rimane, quanto affetto dovremmo pagare a saldo del debito poetico contratto con lui. Federico, il più lindo, il più dotato fromboliere, i miglior equilibrista delle poesia surreal e non solo.
Ti ringrazio e t’abbraccio, Eugenio Nastasi

 Lucianna Argenttino - 25/06/2010 13:11:00 [ leggi altri commenti di Lucianna Argenttino » ]

Grazie Leopoldo per avermi dato la possibilità di leggere questa tua "antica" poesia che ho molto apprezzato. Segno che forse sei sempre e ancora in dialogo con il tuo passato? Un caro saluto. Lucianna Argentino

 Stefania Convalle - 25/06/2010 09:50:00 [ leggi altri commenti di Stefania Convalle » ]

Questo fondersi di lingua spagnola e lingua italiana dà alla poesia un ritmo davvero coinvolgente. L’ho letta e me ne sono innamorata al primo colpo, come spesso mi accade leggendo le tue poesie.
Encantada.

 Maria Grazia Cabras - 24/06/2010 16:12:00 [ leggi altri commenti di Maria Grazia Cabras » ]

Poesia dolcissima: ninna nanna appena attraversata da un’ombra lieve di malinconia.

 donato di stasi - 23/06/2010 17:00:00 [ leggi altri commenti di donato di stasi » ]

Accolgo assai volentieri l’invito di Leopoldo a tenergli compagnia in questa avventura elettronica, ultima pista di libertà nel deserto desolato della nostra contemporaneità. Mi scorre davanti agli occhi un testo dagli accenti melanconici, diacronicamente disteso dalla ballatetta di Cavalcanti al Duende di Garcia Lorca; si tratta di un intenso innamoramento per la vita e, soprattutto, per la negletta poesia. (Dedicato a Leopoldo Attolico che pratica la scrittura con quieto furore e con dissennata, ironica razionalità)

 Antonio De Marchi-Gherini - 23/06/2010 16:42:00 [ leggi altri commenti di Antonio De Marchi-Gherini » ]

Ritmi di Spagna, sentimento tutto italico. Cantabilità della terra del sole in fronte; una velata maliconia non offusca la solarità speranzosa di questo testo, bene!

 Maria Teresa Gentili - 23/06/2010 15:29:00 [ leggi altri commenti di Maria Teresa Gentili » ]

Ho letto molto di Leopoldo Attolico - non ho mai letto nulla di F.G.Lorca.
Non possiedo un amimo poetico e di L.A.ho sempre apprezzato l’ironia,l’intelligente mirato sfottò e, da casalinga, prediligo fra tutte le sue poesie "La cicoria".....Mia gloriosa algida cicoria spaccareni - sterminata mimetica pianta............
Ma ora, dopo questo tuffo nell’Hombre del sogno....beh, è troppo bello,mi sento poetica anche io...: andrò a leggere G.Lorca!!

 Alfredo Tamisari - 22/06/2010 16:02:00 [ leggi altri commenti di Alfredo Tamisari » ]

Una poesia da cantare. Coinvolgente per il ritmo, commovente per il tenero riferimento autobiografico.

 claudio - 22/06/2010 09:28:00 [ leggi altri commenti di claudio » ]

Chi non ha mai letto Garcia Lorca può comunque farsene un rtratto leggendo l’Attolico adolescente. L’alta letteratura disegna i personaggi, li ritrae e ce li ridà attraverso lunghe descrizioni, raramente lo fa la poesia. E qui siamo in quel "raramente". Leggendo questo lavoro di un’epoca che sembra ormai remota (ma non lo è), il poeta si annulla ed appare l’altro poeta come persona, con i suoi tratti fisici e psichici, con le sue manie, i suoi amori, i suoi slanci e le sue alte idee... La poesia si annulla, il poeta che l’ìho scritta scompare, appare solo la figura di un Garcia Lorca che prima di essere poeta è un uomo, e che prima di morire è vissuto.

 Maria Musik - 21/06/2010 22:51:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Scrivere così a soli diciasette anni... sentire così... leggerlo ora: meraviglioso!

 Fantomas - 21/06/2010 19:36:00 [ leggi altri commenti di Fantomas » ]

Poesia dal corpo lirico con un incipit molto bello e coinvolgente. Molti lemmi trasmettono tutta l’energia e la passione poetica della giovinezza.
Fantomas

 Carmelo Pirrera - 21/06/2010 18:45:00 [ leggi altri commenti di Carmelo Pirrera » ]

E’ alla musicalità che, soprattutto, si affida questo testo lieve e profondo che ridesta nella memoria, ma anche nel profondo del cuore, malinconie proprie ad una infanzia che fu "favola di fonti". Vi è inoltre una sequenza di "nomi eloquenti tendenti a splendore" che non sarebbe dispiaciuta a Juan Larrea, uno dei padri del surrealismo ispanico: una bella lettura.

 leopoldo attolico - 21/06/2010 13:02:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

La mia gratitudine a La Recherche per questo bel regalo , tanto più gradito perché spontaneo .
Ho proposto un testo dei tempi della scuola , del quale sono corresponsabili Garcia Lorca con le sue suggestioni e la mia piccola preistoria personale - diciamo così - non esattamente felice .
Sono debitore della poesia perché mi ha insegnato a tenere per mano l’autoreferenzialità senza celebrarla , come può essere giusto dialogando con una compagna che ha molti più anni di quelli che dimostra ma non lo fa pesare , e mai saprebbe compiacersi del suo antico fuoco di stella .

 Loredana Savelli - 21/06/2010 07:33:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Un ritmo incalzante e circolare coinvolge il lettore in questa danza surreale e visionaria.

 Franca Alaimo - 21/06/2010 01:52:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una commossa liricità anima questi versi e si travasa immediatamente nel lettore. La cantabilità e la coerenza ispirativa li rendono amabilissimi.